Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte mette alle strette Matteo Renzi e vuole farlo uscire allo scoperto in Aula. E nel ‘cuore politico’ di Roma si parla di un terzo governo.
Giuseppe Conte sembra aver imparato la lezione del caso Salvini e affronta Renzi con maggiore prudenza. Il premier non vuole sbilanciarsi e vuole costringere il suo avversario a fare un passo falso, a prendere posizione. A superare il punto di non ritorno. E intanto prepara il terreno per evitare il ritorno alle urne.
Giuseppe Conte mette ai voti il calendario di governo e mette Renzi alle strette
Renzi ha aperto la disputa e ha alzato i toni nello studio di Porta a Porta dettando le condizioni al governo e mettendo il premier nel mirino. Palazzo Chigi non ha raccolto la provocazione costringendo il leader di Iv a fare un altro passo. Si arriva così all’incontro proposto dal senatore e accettato da Conte. Ma il Presidente del Consiglio non cambia strada e annuncia di voler presentare in Parlamento il programma per i prossimi tre anni. A quel punto i renziani devono uscire allo scoperto. Dentro o fuori.
C’è chi non esclude un Conte ter
Ma c’è di più. Secondo indiscrezioni di stampa sarebbe ancora in piedi l’ipotesi di una crisi di governo pilotata che porti alle dimissioni e alla formazione di una nuova maggioranza di governo. Un Conte ter. Una formula che si pronuncia sotto voce, che si sussurra e che svanisce nel vento. Magari nella speranza che giungano alle orecchie giuste. E anche in questo caso il voto sul programma di governo la dirà lunga sulle intenzioni del Parlamento. Anche i famosi responsabili potrebbero infatti essere costretti a uscire allo scoperto.
Al momento certi discorsi non possono essere affrontati apertamente. Palazzo Chigi difende il ruolo istituzionale del Presidente del Consiglio che non è un mercante di voti ma il garante del governo. E poi non si può servire un’assist d’oro ai Matteo…